Poesie d’amore…o poco meno

Con prefazione di Tonino Nocera, il libro si muove tra delicatezza e forza, come un acquerello inciso nella pietra: uno stile che bilancia leggerezza e profondità, lasciando spazio a riflessioni esistenziali sul tempo, sull’identità e sulle relazioni.

Nato inizialmente con il titolo Derelictio – dal latino, “cosa abbandonata” – il libro raccoglie poesie che riflettono sulla fragilità dell’essere umano, sulla solitudine, e sulla necessità di esporsi al mondo senza aspettarsi ritorni, ma con il desiderio sincero di esserci. L’amore, in questa raccolta, è una forma consapevole di abbandono: un atto vulnerabile, a tratti doloroso, ma mai sterile. La scrittura diventa gesto d’offerta, dichiarazione senza maschere, dove l’autore affida la propria intimità all’altro.

La presenza viva e simbolica del mare – soprattutto il Mar Jonio – attraversa le pagine come eco di memoria, spazio di origine e luogo di ritorno. Le poesie, come detriti portati a riva dalle onde, emergono dai sedimenti del tempo e dell’esperienza. Non c’è disperazione in queste parole, ma lucidità e tensione emotiva: “è quello che ho, ma non ciò che vorrei”.

Presentazione del libro