Dante: memoria della società liquida è un progetto ideato e promosso da Roberto Modafferi e svoltosi in forma di Webinar l’11 aprile 2021.
Terminati gli studi accademici ho sentito la necessità di indagare le cause che hanno portato me e i miei coetanei, chi più chi meno, a percepire costantemente un sentimento generalizzato di inadeguatezza. Inizialmente ho chiuso la questione confessando che le mie sensazioni erano strettamente legate alla percezione del contesto culturale contemporaneo che tende a velocizzare tutto o mostrare una realtà parziale, quasi sempre di persone che raggiungono i loro obiettivi. Sebbene ingenuamente nelle mie intuizioni fossero già germinate le conclusioni, non ritenendole sufficienti, ho continuato a indagare.

Dare la colpa al sistema sociale mi dava la sensazione di starmi giustificando per delle questioni che in realtà erano tutte mie; credevo di stare attuando quello che in psicologia si chiama transfer, ossia lo spostare i sentimenti, pensieri e emozioni, propriamente nostri su un’altra persona: «non sono io, sono gli altri».
Un po’ per caso, in quel periodo, sono pervenuto alla lettura di La scrittura del disastro di Maurice Blanchot la cui esperienza di studio si può riassumere con questa frase (che spero si avvicini il più possibile alle conclusioni del libro): il disastro è l’impossibile che diventa possibile. Le considerazioni di Blanchot mi avevano portato a percepire la massificazione delle esistenze, verosimilmente quel processo industriale che ha portato l’uomo (attraverso alcuni eventi, primo fra tutti l’olocausto) alla perdita dell’identità.
Blanchot afferma che l’assenza dell’identità è strettamente legata al processo di industrializzazione della morte causato dall’olocausto in cui le vittime sono diventate numeri di produzione. Legandomi a questa definizione di disastro, nel corso del tempo, mi sono sempre più convinto del fatto che la sensazione di incertezza sia legata ai fenomeni di globalizzazione che fanno dell’uomo strumenti per il consumo, ossia macchine necessarie ad alimentare il gigantesco mostro dell’economia, oggi diventata finanza.
Con il sostegno di ECMFAD, l’Associazione Italiana Giovani per l’UNESCO e il patrocinio della Città Metropolitana di Reggio Calabria, il webinar ha visto la partecipazione di:
Sergio Fulvio Tommasini, violinista;
Giuseppe Polimeno, attore;
Silvio Gatto, moderatore (AIGU);
Annunziato Modafferi, Ph.D. in Filologia Classica, relatore;
Andrea Calabrese, dott. in Scienze della Società e della Formazione, relatore;
Roberto Modafferi, dott. in Filosofia e Storia.
